Quindi arrivava ogni mattina alle 8.00, si fermava al distributore, ci lasciava cadere una moneta e spingeva la combinazione dei numeri del caffè; poi, mentre aspettava che fosse pronto, dalla soglia della stanza guardava il cielo, godendosi l’odore dei chicchi macinati e sperando che il picchio che era nascosto sul pino vicino al capannone lo salutasse con una risata.
Quindi arrivava ogni mattina alle 8.00, si fermava al distributore, ci lasciava cadere una moneta e spingeva la combinazione dei numeri del caffè; poi, mentre aspettava che fosse pronto, dalla soglia della stanza guardava il cielo, godendosi l’odore dei chicchi macinati e sperando che il picchio che era nascosto sul pino vicino al capannone lo salutasse con una risata.