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La santa

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La santa di Leila Baiardo
Data di uscita: 11 aprile 2023

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Descrizione

La Santa è Sara, una delle due cugine che si trovano a vivere insieme per un anno in un paesino nell’entroterra della Sardegna. L’altra, che abita sul mare, è stata bocciata a scuola e trascorre quel soggiorno obbligato in casa degli zii per punizione.
Sara, da parte sua, è una ragazzina svogliata e capricciosa, ma proprio per gli eccessi delle sue crisi di nervi, è ritenuta di salute cagionevole e scampa ogni sanzione familiare.
Una domenica prende a urlare in chiesa durante la messa. L’imbarazzo e lo scandalo che ne derivano sono sopiti nell’immediato dalla fanciulla stessa, che afferma d’aver avuto una visione. Col passare dei giorni l’intero paese passa dallo scetticismo pettegolo alla convinzione che sia stata toccata dalla grazia e abbia effettivamente avuto l’epifania d’un santo.
La suggestione dei successivi incontri con Lui sarà influenzata da Ameriga, una beghina del paese che educherà Sara alle dottrine e alle pratiche necessarie a intraprendere il suo itinerario ascetico verso i sacri misteri. Saranno giorni e notti di preghiere, di slanci e cadute, letture edificanti e mortificazioni corporali.
La cugina, intima confidente della Santa, passerà da una posizione incredula ad abbracciare gli esempi e gli ideali che vede incarnati in tale conversione. Finirà così per appassionarsi, con partecipazione proiettiva, alla vicenda di Sara, il cui corpo sarà sempre più segnato dall’irrefrenabile desiderio di sacrificio e di unione con l’essere che viene a visitarla.
La conclusione della vicenda separerà le due cugine, tra disillusione e rivendicazione rabbiosa della sacralità dell’esperienza infantile.

Prezzo: 18,00 14,40 euro

Leila Baiardo autrice di La santa

Leila Baiardo

Il libro “La santa” è presente nelle seguentilibrerie

Informazioni aggiuntive

Formato

EBook, Versione cartacea

1 recensione per La santa

  1. cristina

    La Nuova Sardegna del 02/04/2023

    Rubrica Cultura e Spettacoli

    Il mondo oscuro di Leila di Matteo Porru

    “Riscoperta” Baiardo, scrittrice di Castelsardo scomparsa tre ani fa.
    L’editore Le Commari pubblica il romanzo inedito ‘La santa’.

    Di Leila Baiardo si sa ancora troppo poco: alla scrittrice e giornalista di Castelsardo, scomparsa tre anni fa, non è stato ancora dato il giusto risalto per il ruolo che ha avuto nell’editoria e nella narrativa italiana del secondo Novecento.
    A notarla per primo fu Alberto Moravia che le ritagliava uno spazio su Nuovi Argomenti (la rivista che dirigeva) ogni volta che riceveva un suo testo. Il secondo fu un perspicace cesare Zavattini, che intercettò il primo romanzo della Baiardo, “L’inseguimento”, quando era poco più che una bozza. Lo mandò a Valentino Bompiani, che se ne innamorò così tanto da mandarlo in stampa. Da lì in poi, arrivarono una serie di pubblicazioni più o meno note, che le valsero un racconto ne “Il pozzo segreto”, la raccolta di racconti, edita da Giunti, manifesto della letteratura femminile in Italia, con testi delle cinquanta scrittrici più note del Paese. Un riconoscimento prestigioso soprattutto in quei tempi.
    Leila aveva una scrittura trasversale, versatile. Riusciva a dosare la densità e l’intensità delle parole per ogni circostanza. Il che le ha permesso di scrivere e maneggiare ogni genere di testo: romanzi, poesie, racconti e svariati contributi e riviste come Cronache, Noi Donne e Vie Nuove.
    Della Baiardo si è accorta Le Commari, editore romano, che ha già ristampato due suoi romanzi, “Incontri” e “Dies Illa”. L’11 aprile dunque, Leila Baiardo torna in libreria con un romanzo inedito, “La santa”, scoperto e pubblicato dalla stessa casa editrice.
    Già dalla trama, l’opera di Baiardo si preannuncia travolgente e disturbante. Sara, una bambina cresciuta con estremo rigore da una facoltosa famiglia dell’entroterra sardo, ha una visione durante la messa domenicale. Il paese, prima ne parla, poi ci crede. La vita della bambina e di sua cugina, anche grazie alla fede estrema di una donna anziana, cambia per sempre e si incentra sul rapporto fra corpo e anima, ascesi e annientamento corporeo. Nasce una devozione fisica e spirituale assoluta, malata e pericolosa. In pratica un viaggio negli abissi della natura umana.
    Sono molti i toni scuri della storia, in cui la Baiardo spreme la violenza e la santità fino a consumare entrambi gli argomenti, fino a confonderli. Si dimostra un testo forte, spietato, a tratti estremo, in cui l’autrice ha messo molto delle regole del mondo in cui è cresciuta.
    “La santa” è un’opera decisa, che riesce nel suo scopo più evidente e nobile, inquietare il lettore, cosa non facile nella letteratura di oggi, in cui la tendenza è, invece, compiacerlo in tutti i modi. Un motivo in pi, che si aggiunge a tanti altri, per riscoprire la penna di Leila Baiardo. E darle inoltre lo spazio che merita.

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